Cinque lezioni per 5 artisti. A Lugano l’arte al servizio della connessione e dell’attivazione territoriale
- Prendi una mamma architetta innamorata dell’arte, unisci un’associazione attenta ai bisogni del territorio, soprattutto quelli generati dalla pandemia, coinvolgi un gruppo di bambini e di bambine di età molto diverse, dai quattro ai dieci anni, e le loro famiglie, aggiungi tele, pennelli, colori, rotoli di carta da disegno e tanta voglia di divertimento. Gli ingredienti ci sono tutti, perfetti per generare un’esperienza collettiva e connettiva che auguriamo possa ripetersi, a beneficio di altri territori e soprattutto di altri bambini e bambine.
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Antonella Mangano, è l’ideatrice del progetto “cinque lezioni per 5 artisti”, realizzato con il prezioso supporto delle ACLI, per far vivere ai bambini partecipanti emozioni sensoriali e visive e nel contempo dar loro l’opportunità di applicarsi nelle tecniche pittoriche adottate dal famoso street artist Banksy, Jackson Pollock, Frida Khalo e Hervè Tullet.5 ore di laboratori, dal mese di aprile a giugno, in cui 13 piccoli artisti hanno prodotto tante opere che hanno potuto poi vedere esposte in una mostra finale.Quale evoluzione avrà il progetto? “Le famiglie, i bambini e le bambine che hanno partecipato sono molto contenti, soddisfatti e mostrato molto interesse a replicare l’iniziativa, pertanto ci auguriamo di progettare e proporre una nuova edizione molto presto”, cosi Antonella Mangano ci risponde mentre è alle prese con l’allestimento dei magnifici lavori realizzati. Cosa vuol dire per te avere organizzato questo laboratorio?” In primo luogo aver condiviso quello che faccio quotidianamente con le mie bambine e che vedo le rende felici. Penso sia molto importante per il loro sviluppo trascorrere insieme del tempo di qualità ed è per questa ragione che ho appreso e anche inventato (!) metodi per coinvolgerle”. Metodi che dovrai mettere al servizio anche del bimbo o della bimba in arrivo? “Di sicuro!” La maternità diventa quindi un’occasione propulsiva di idee? “C’è chi dice che la maternità è un master e io concordo pienamente. É un peccato non valorizzare le competenze che la genitorialità permette di acquisire”. Antonella vuoi ringraziare qualcuno in particolare? “Ringrazio ACLI e Francesco Favara che hanno accolto con entusiasmo il progetto e che lo hanno supportato fattivamente e ringrazio mio marito per il suo sostegno e il suo contributo”.Angela Carfa