Novità 2025 per le Assicurazioni Sociali Svizzere
Aumento delle rendite
I pensionati si sono accorti che le rendite del primo pilastro sono aumentate del 2,9% a partire dall’inizio di gennaio 2025. La pensione minima dell’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS) e dell’assicurazione per l’invalidità (AI) è passata infatti da 1225 a 1260 franchi al mese, mentre la pensione massima – per chi vanta un periodo di contribuzione completo – è passata da 2450 a 2520 franchi. Il totale massimo delle due pensioni per le coppie sposate è ora di 3780 franchi.
Si ricorda che il sistema delle rendite svizzere prevede l’applicazione di 44 scale diverse in ragione del periodo assicurativo che si fa valere. La scala più alta (N. 44) si applica agli assicurati che vantano un periodo completo. Ovvero, dal 1° gennaio dell’anno in cui compiono i 21 anni, fino al 31 dicembre dell’anno che precede il pensionamento. Non potendo far valere il periodo completo, si avrà diritto ad una rendita parziale (applicando le scale da 1 a 43) ridotta di un quarantaquattresimo (circa 2,27%) per ogni anno mancante al rispettivo periodo completo, che è pari a 44 anni per gli uomini e 43 anni per le donne fintanto che andavano in pensione a 64 anni. Alzandosi però da quest’anno, come sappiamo, l’età pensionabile delle donne che passerà gradualmente da 64 a 65 anni, anche il periodo assicurativo completo si alzerà per loro gradualmente da 43 a 44 anni.
Sempre dall’inizio del 2025, anche l’assegno per grandi invalidi dell’AVS e dell’AI, destinato ai beneficiari di rendite che dipendono dall’assistenza di terzi, è stato aumentato. L’importo dell’assegno per grandi invalidi dipende dal grado invalidante (lieve, medio, elevato).
Aumentate pure le prestazioni complementari (EL). L’importo forfettario annuo per la copertura delle spese generali di vita è stato aumentato a 20.670 franchi (+ 570 franchi) per le persone sole, a 31.005 franchi (+ 855 franchi) per le coppie sposate, a 10.815 franchi (+ 300 franchi) per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7590 franchi (+ 210 franchi) per i figli di età inferiore agli 11 anni. Anche gli affitti massimi ammissibili per le prestazioni complementari sono stati adeguati all’inflazione. Nelle grandi città (regione di affitto 1), l’importo massimo annuo è adesso di 18.900 franchi, negli agglomerati (regione 2) di 18.300 franchi e nelle aree rurali (regione 3) di 16.680 franchi.
Sempre da gennaio 2025 è entrata in vigore la seconda fase della riforma AVS 21. Questa riguarda solo le donne nate a partire dal 1961. La loro età di riferimento (prima chiamata “età di pensionamento”) sarà gradualmente innalzata fino al 2028, dopodiché l’età di riferimento standardizzata di 65 anni si applicherà sia alle donne che agli uomini.
Innalzamento dell’età pensionabile delle donne.
Di conseguenza, le donne nate nel 1961 andranno in pensione quest’anno a 64 anni e tre mesi, le nate nel 1962 ci andranno poi a 64 anni e sei mesi e le donne nate nel 1963 a 64 anni e 9 mesi. Le donne nate dal 1964 in avanti vanno così in pensione a 65 anni.
La pensione di vecchiaia, come già sappiamo, viene ridotta in caso di ritiro anticipato prima dei 65 anni e aumentata in caso di differimento. Il tasso di riduzione in caso di ritiro anticipato e il tasso di aumento in caso di differimento saranno presto adeguati al ribasso.
L’aumento dell’età di riferimento sarà ammortizzato con misure di perequazione. Ad esempio, le donne nate tra il 1961 e il 1969 avranno diritto a un supplemento di pensione a partire dal 2025 se percepiranno la pensione di vecchiaia a partire dall’età di riferimento o successivamente. Le donne che percepiscono la pensione in anticipo non riceveranno un supplemento. Tuttavia, a esse si applicano tassi di riduzione ridotti. Il supplemento pensionistico è graduato in base al reddito e all’anno di nascita e ammonta a un importo compreso tra 13 e 160 franchi al mese. È esente dal limite massimo della pensione di vecchiaia AVS per le coppie sposate, ossia viene versato anche se la pensione e il supplemento superano l’importo massimo della pensione. Il supplemento è versato a vita e non comporta una riduzione delle prestazioni complementari.
Articolo di Gaetano Vecchio, ex-operatore del Patronato ACLI Svizzera.